La Storia dell’isola di Leros
Sin dai suoi albori, la storia di Leros è stata fortemente legata all’isola Kalymnos, insieme alla quale partecipò alla leggendaria Guerra di Troia e alle Guerre del Peloponneso. In seguito alla sconfitta cadde sotto la dominazione dei Persiani e del suo Re Mausolo di Alicarnasso. Ciononostante, continuò a vivere un periodo prosperoso e ricco grazie allo sviluppo della navigazione e al commercio dei prodotti locali.
Dopo un breve periodo sotto Alessandro Magno, nel 144 a.C. furono i Romani a conquistarla, il cui Impero le permise di godere di molti privilegi.Al contempo, però, questa dominazione le applicò forti tassazioni che ne indebolirono lo sviluppo. Riuscì ugualmente a mantenersi autosufficiente grazie sopprattutto ai traffici commerciali del suo porto presso il quale passò anche Giulio Cesare, successivamente catturato nella vicina Farmako.
Come la maggior parte delle isole greche anche Leros, durante il Medioevo, fu tormentata dai costanti attacchi dei pirati e per 300 anni visse sotto l’egemonia di Patmos. Durante questo periodo si edificarono numerose e bellissime chiese ma anche il Castello di Platanos e la Fortezza Lepides. Quest’ultima era conosciuta anche come Paliocastro, presso la quale gli abitanti si rifugiavano in caso di pericolo.
I Cavalieri di San Giovanni e l’Impero Ottomano
Nel 1319 i Cavalieri di San Giovanni presero possesso dell’l’isola di Leros. Restaurarono e fortificarono le mura del Castello sopra la città rendendolo un rifugio più sicuro dagli attacchi prepotenti ed incessanti degli Ottomani. Nel 1522 l’intero Dodecanneso cadde sotto l’assalto di 400 navi del Sultano Solimeno, iniziando così un altro lungo periodo di occupazione.
I Cavalieri di San Giovanni fuggirono a Malta lasciando i cittadini di Leros, e di tutte le altre isole, abbandonati alla loro sorte. Gli Ottomani riconobbero ai locali solo alcuni privilegi, tra cui il libero commercio e la coltivazione delle terre, ma le tasse del Sultano erano molto ingenti. Nel 1821, durante la Guerra di Indipendenza, gli abitanti si organizzarono in una rivolta. Giunse finalmente la liberazione dell’isola di Leros che, tuttavia, durò solo per alcuni anni.
L’occupazione Italiana
Dopo la fine dell’Impero Ottomano nelle isole del Dodecanneso e con l’arrivo degli Italiani come forza liberatrice, si aprì un nuovo capitolo di speranza per gli abitanti. Questi, però, si dovettero confrontare con l’idea di Mussollini di italianizzare l’intera colonia del Dodecanneso. Leros diventò la prima base navale dell’Egeo e tutta la forza militare si concentrò presso il porto di Lakki.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo la sconfitta degli Italiani , Lakki divenne un campo di battaglia sul quale per più di un mese e mezzo si concentrò una grande offensiva delle forze tedesche. Leros è la seconda isola greca, dopo Creta, ad aver subito più bombardamenti durante la Guerra. Con la fine delle ostilità l’isola divenne un protettorato militare britannico e, come il resto delle isole del Dodecanneso, si unì ufficialmente alla Grecia il 7 marzo 1948.